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Prime fasi di vita del cane: sviluppo comportamentale.

Prime fasi di vita del cane: sviluppo comportamentale.

I primissimi mesi di vita del cane sono i più importanti e delicati per lo sviluppo corretto del suo comportamento.
Ciò che avviene nei primi 3 mesi di vita è decisivo e talvolta le conseguenze di errori in questo periodo possono essere irreversibili. Se un cucciolo non viene allevato correttamente potrà infatti sviluppare comportamenti che, durante la sua crescita, lo renderanno sempre più difficile da gestire e lo portaranno a sviluppare problemi di comportamento di varia natura come paure, fobie, iperattività ed aggressività.Per questo è importante conoscere le sue esigenze e partire con il piede giusto fin dai primi giorni di vita.Gli esperimenti svolti negli anni 40 e 50 da John Paul Scott e dai suoi collaboratori, hanno dimostrato che i cani presentano distinte fasi di sviluppo comportamentale. Queste fasi sono molto delicate perché «(…)se l’animale non è esposto a stimoli appropriati durante questi periodi, potrà non sviluppare l’appropriato, o desiderato, repertorio comportamentale» (2). Ogni fase corrisponde ad uno stadio di maturazione fisica e psichica differente. Durante ogni stadio i cuccioli di cane sviluppano il loro comportamento e rispondono in modo diverso agli stimoli. «(…) se non si consente ai cuccioli di confrontarsi con gli stimoli appropriati nei periodi in cui sono recettivi, i cani possono sviluppare problemi riferibili proprio ai suddetti periodi» (2). Una piccola quantità di esperienza, o la totale mancanza di esperienza, hanno un grande effetto sul comportamento successivo. Per questo motivo è importante che gli allevatori ed i proprietari conoscano le reali esigenze del cucciolo e le sue fasi di sviluppo. Vediamo insieme le tappe di sviluppo fisico e comportamentale del cane. 

1) Periodo neonatale: prima e seconda settimana di vita
I cuccioli, appena nati, sono immaturi dal punto di vista sensoriale e dipendono completamente dalla madre. Sono ciechi e sordi, non riescono a regolare la temperatura corporea (infatti si ammucchiano gli uni sugli altri, per riscaldarsi a vicenda)  e non sanno eliminare le proprie deiezioni in modo autonomo (è la madre che li gira a pancia in su e li lecca nella zona ventrale per stimolarli ad eliminare). La presenza della madre e dei fratelli è essenziale per sviluppare le capacità e le senzazioni tattili, nonché per apprendere comportamenti indispensabili come la sottomisione passiva: è proprio il modo in cui la madre li pulisce, tenendoli in posizione supina, che insegna ai cani quella che da adulti sarà la posizione di sottomissione passiva (indispensabile per comunicare correttamente con i prori simili e con l’uomo). Per questo, nel caso in cui si debbano allevare cuccioli orfani, è importante informarsi attentamente sulle loro necessità e la cosa migliore è certamente quella di trovare una madre adottiva in grado di sostituire la figura che è venuta a mancare.E’ stato dimostrato che il leggero stress causato dalla manipolazione moderata dei cuccioli ha un effetto benefico sullo sviluppo dei cani (2). Questo non significa che bisogna disturbare i piccoli e prenderli continuamente in braccio, ma che è bene avere ogni tanto dei contatti con loro e non lasciare completamente isolati madre e cuccioli come alcuni allevatori credevano opportuno. 

2) Periodo di transizione: terza settimana di vita
Durante questa fase si assiste ad un rapido sviluppo fisico e nervoso, con l’acquisizione degli ultimi elementi sensoriali: questa fase inizia con l’apertura degli occhi e termina con la comparsa dell’udito (3). Proprio in seguito a tale sviluppo neuro-fisico, i cuccioli iniziano a percepire moltissimi stimoli e a reagire ad essi. Il mondo si apre davanti a loro!Un evento importante di questa fase è l’inizio del gioco: i cuccioli cominciano a giocare tra loro, apprendendo quei comportamenti che da adulti permetteranno loro di comunicare con i propri simili e con gli esseri umani. Il gioco consente ai piccoli di imparare a riconoscere i propri simili, i ruoli sociali di dominanza e sottomissione e di formare il comportamento dell’adulto: giocando imparano. Si suol dire che il gioco è palestra di vita. E’ quindi fondamentale non separare la cucciolata in questo periodo, ne possono derivare gravi conseguenze sul comportamento.

3) Periodo di socializzazione: dalla quarta alla decima/dodicesima settimana di vita (fino al terzo mese edi vita) ed oltre
Questa fase è la più importante e critica: i cuccioli familiarizzano non solo con il resto della cucciolata, ma anche con altri cani, con l’ambiente che li circonda e con gli esseri umani (4). L’interesse verso il mondo esterno è progressivo:      

a. I cani imparano meglio ad interagire con gli altri CANI. 
b. I cani imparano ad interagire con le PERSONE. 
c. I cani esplorano i nuovi AMBIENTI (1) 

Ciò che il cucciolo conosce nei suoi primi tre-quattro mesi di vita sarà poi per lui familiare e quindi non ne avrà paura. La socializzazione permette ai cuccioli di conoscere e quindi non temere gli stimoli che nella sua vità potrà incontrare: persone, cani ed ambienti. Se il cucciolo non viene stimolato e socializzato entro i primissimi mesi, rischiamo di avere un cane pauroso, timido, insicuro, che potrebbe poi diventare aggressivo per paura nei confronti di ciò che non conosce. Per questo è molto importante mettere a contatto il cucciolo, nei primi tre mesi di vita, con molte e diverse persone, con cani di tutte le età, razze e taglie e di permettergli di sentire diversi rumori e suoni e visitare ambienti il più variegati posibili. Ovviamente la socializzazione deve essere fatta in modo graduale e positivo, seguendo le risposte del nostro cucciolo. Quando qualche cosa non va bene nei primi tre mesi di vita, le conseguenze possono essere irreparabili. Se non lo porteremo a contatto con i suoi simili potrebbe poi averne paura ed aggredirli. Un cucciolo che non ha ancora terminato il ciclo vaccinale, può comunque essere messo a contatto con altri cani vaccinati in un ambiente protetto. L’importante è non portare il piccolo nelle aree dove potrebbe venire a contatto con feci o urine di cani sconosciuti che potrebbero non essere stati vaccinati. Ma con le giuste cautele, potremo socializzare il cucciolo ai propri simili. Non appena avrà terminato tutte le vaccinazioni potremo poi portarlo nei parchi o nelle aree cani, dove potrà interagire con cuccioli e cani adulti di tutte le razze e tipologie.
Lo stesso vale per la socializzazione con le persone: i cuccioli che in questo periodo non sono stati abituati a vedere molte persone diventeranno facilmente aggressivi o paurosi. Per questo è bene che i cani, in questa fase, possano incontrare differenti persone, compresi bambini: è in questo momento che si abituano ad essi e in questo modo diminuiscono le probabilità che gli animali sviluppino comportamenti paurosi o aggressivi. Se non è stato portato fin da piccolo in ambienti e luoghi diversi (città, stazione, mercato, etc) il nostro cucciolo potrebbe poi avere paura di ogni rumore e ambiente nuovo, fino a non voler neppure uscire di casa. Se non è stato vaccinato e temiamo che possa contrarre qualche malattia, almeno portiamo in giro con noi in un comodo trasportino per cani. Permettendogli di vedere e conoscere il mondo esterno.
Un cane con una buona socializzazione, sarà un adulto in grado di rapportarsi correttamente con i propri simili e con gli esseri umani e saprà adattarsi ai diversi ambienti e situazioni durante tutta sua vita.
Proprio per questo, in diversi centri cinofili, vengono proposte le Puppy Class: la scuola per cuccioli dai 2 ai 5 mesi di età che ha come obiettivi prioritari la socializzazione del cane e la prevenzione di problemi di comportamento. 

Conclusioni 
I cuccioli dovrebbero rimanere con la madre ed i fratelli fino al momento dell’adozione.L’età corretta per adottare un cucciolo è due mesi: solo rimanendo con la madre questa potrà insegnargli il controllo del morso, la calma, l’autocontrollo e le regole fondamentali per convivere poi con l’essere umano.Portandolo a casa a 2 mesi avremo ancora tempo per occuparci della sua socializzazione: diamogli la possibilità di interagire e socializzare con cani differenti, con le persone e, nel contempo, con nuove situazioni ed ambienti. Possiamo frequentare un corso Puppy Class in un Centro Cinofilo. Questi corsi sono ideati proprio per i cuccioli ed affrontano la socializzazione e la corretta gestione del piccolo fin dal principio. Prevenire è meglio che curare: un cane non socializzato sarà un adulto difficile da gestire, e probabilmente crescendo mostrerà paura, fobia o aggressività.

BIBLIOGRAFIA
(1) J.P. Scott e J.L. Fuller – Genetics and the social behavior of the dog – University of Chicago Press - Chicago, 1965 e 1974;
(2) K.L. Overall - , 2001;
(3) P. Pageat – Patologia comportamentale del cane - PVI, 1999 ;(4) K.A. Houpt – Il comportamento degli animali domestici – Ed EMSI - Roma, 2000