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Gli alberi per l'acqua: senza foreste avremmo più sete

Il 21 marzo è la giornata mondiale delle foreste, dedicata quest'anno al tema del ruolo cruciale del patrimonio boschivo nell'approvigionamento idrico per il pianeta. L'appello della Fao a politiche che lo proteggano e sostengano.

AlberiOgni volta che aprite il rubinetto dell'acqua per riempire una teiera o una pentola per cuocere del riso o della pasta , pensate a chi  lo ha reso possibile: una foresta.  Potrebbe essere lontana cento o più chilometri dal luogo in cui vi trovate, ma è assai probabile che dobbiate la vostra tazza di the , almeno in parte, agli alberi che hanno contribuito a catturare l'acqua, e che l'hanno fatta filtrare per un lungo viaggio sino a voi.
 
L'importanza delle foreste per il ciclo dell'acqua non può essere sottovalutata. Esse rallentano il flusso dell'acqua, facendola filtrare delicatamente attraverso il suolo, garantendo stabili forniture per tutto l'anno, anche durante le stagioni più aride. Allo stesso tempo, le foreste filtrano l'acqua che entra nei fiumi, nei laghi, nei corsi d'acqua e nelle falde sotterranee, aumentando la qualità di questa risorsa vitale. Una ricerca in Burkina Faso ha dimostrato che un singolo albero può aiutare a ricaricare le falde acquifere, facendo sì che l'acqua non evapori dal suolo, grazie alle radici che consentono all'acqua piovana di filtrare più profondamente nel terreno, fornendo così acqua potabile pulita e sicura.
 
Lo stretto ed essenziale rapporto tra le foreste e l'acqua è il tema della Giornata internazionale delle Foreste di quest'anno, che si celebra il 21 marzo. La FAO, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura, coglie quest'occasione per evidenziare il ruolo cruciale che le foreste svolgono nella fornitura di acqua di buona qualità per una popolazione mondiale in continua crescita. Oltre a garantire l'approvvigionamento di acqua potabile, la gestione delle foreste riduce la povertà mediante la creazione di posti di lavoro, aiuta a prevenire gli incendi boschivi, protegge i bacini idrografici e fornisce altri servizi, come la rimozione dell'anidride carbonica dall'aria che respiriamo.
 

La giornata mondiale delle foreste: così proteggiamo anche l'acqua

 


A livello mondiale, i bacini idrografici e le zone umide delle aree boschive forniscono ben il 75% delle nostre risorse d'acqua dolce. Questo dato può non essere una sorpresa per le aree rurali. Ma se pensiamo a grandi metropoli come Mumbai, Tokyo, Bogotá, Città del Messico, potrebbe non sembrare evidente. La verità è che un terzo delle più grandi città del mondo ottiene una parte significativa dell'acqua potabile dalle foreste protette - e questa cifra continuerà ad aumentare via via che i centri urbani aumenteranno in dimensioni e popolazione. Prendiamo il caso di New York, una delle città più densamente popolate del pianeta,  dove due sistemi forestali - che si estendono per oltre 5.180 chilometri quadrati e che si trovano lontani dalla città - producono acqua per 9 milioni di persone, fornendo 4,9 miliardi di litri ogni giorno.
 
Come ogni organismo vivente, gli alberi traspirano, e così facendo aumentano i livelli di umidità nell'aria, che alla fine porteranno pioggia o neve. In media, il 40% delle precipitazioni proviene dall'evapotraspirazione - il nome dato a questo processo - delle piante, inclusi gli alberi. In alcune zone, il dato è ancora più elevato. Ad esempio, oltre il 70% delle precipitazioni nel bacino del fiume Rio de la Plata nasce dall'evapotraspirazione della foresta amazzonica.
 
Quando gestite in modo sostenibile, le foreste danno anche un notevole contributo alla riduzione dell'erosione del suolo e al rischio di frane e valanghe - disastri naturali che a loro volta possono interrompere fonti e approvvigionamenti di acqua dolce. Le foreste possono ridurre gli effetti delle inondazioni, prevenire e ridurre la salinità delle zone aride e la desertificazione. Immagazzinando acqua, gli alberi e le foreste rafforzano la capacità di resistenza nei confronti della siccità, uno dei sintomi più dannosi del cambiamento climatico.
 
Appare ormai evidente che investire in politiche forestali a difesa delle risorse idriche che mirino a una gestione sostenibile, paghi dal punto di vista economico. Di fronte alla scelta tra la messa in atto di una strategia di protezione delle risorse forestali o l'installazione di un impianto per il trattamento dell'acqua per i consumatori, gli amministratori della città di New York si sono rapidamente resi conto che la scelta era una sola. Il sistema artificiale sarebbe costato 6-8 miliardi di dollari, oltre a un costo annuale di 300-500 milioni di dollari in costi operativi. Il prezzo totale per la gestione sostenibile delle foreste a nord della città, su entrambi i lati del fiume Hudson, è stato di gran lunga inferiore, meno di 1,5 miliardi di dollari.
 
Un esempio eloquente del valore economico delle foreste come fornitrici di acqua dolce viene dalla Cina. Le sue foreste hanno una funzione d'immagazzinamento dell'acqua per un valore stimato di mille miliardi - tre volte il valore del legno che producono.
 
Il valore delle foreste può essere misurato anche in vite umane - il sistema di misura più importante. In Africa, vi sono prove concrete che l'estesa deforestazione, attualmente in corso nella fascia centrale tropicale, sta avendo un impatto sulle risorse idriche in altre parti del continente, come l'Etiopia a oriente.  E come risultato molte persone sono state costrette a emigrare. E' un pensiero che fa riflettere sul fatto che le decisioni riguardanti la gestione forestale - o la mancanza di esse - possono avere un effetto devastante sulle comunità situate a migliaia di chilometri di distanza.
 
Sono dunque molti i legami tra foreste, acqua e benessere umano - e non possono più essere ignorati.

di RENE CASTRO SALAZAR*


*Vice Direttore Generale della FAO per il settore foreste

Fonte La Repubblica