Antonio Centofanti, 57 anni, operaio Anas, indagato per aver preso a fucilate l'orso, ha ammesso le sue responsabilità: "Si ho sparato io, ma l'ho fatto per difendere la mia famiglia". Ora rischia una condanna da 4 mesi a due anni.
Antonio Centofanti, 57 anni, operaio Anas, indagato uccisone di animale di specie protetta con arma da fuoco in riferimento alla fucilata che ha ucciso l'orso ritrovato venerdì scorso, ha ammesso le sue resposnabilità. Lo ha fatto davanti al procuratore Aura Scarsella nella sua abitazione a Pettorano. L'uomo stava raccontando la sua versione dei fatti quando, sotto le pressanti domande e le tante contraddizioni riscontrate dagli inquirenti, è crollato e ha ammesso le sue responsabilità. «Sì ho sparato io, ma l'ho fatto per difendere la mia famiglia».