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Prov. AQ - Allarme tubercolosi nel Parco nazionale: "A rischio l'esistenza dell'orso"

La denuncia dell'associazione Salviamo l'Orso: "Segnalato dal 2012 il focolaio di infezione bovina a Gioia dei Marsi, ma Asl e Pnalm non hanno vietato il pascolo come richiesto dal ministero". La prima vittima un'orsa nel pieno dell'età riproduttiva. "In caso di epidemia, la presenza dell'orso marsicano verrebbe cancellata dal pianeta".

OrsiPESCASSEROLI. «È fuori controllo da più di due anni un focolaio di tubercolosi bovina nel Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise (Pnalm). L’orso marsicano, l’orso a più alto rischio di estinzione al mondo - ne sono rimasti una cinquantina di esemplari - potrebbe scomparire improvvisamente, come si desume dalla letteratura scientifica». L’allarme è dell’associazione onlus "Salviamo l’Orso" la quale teme - si legge in una nota - «che la possibile diffusione della malattia non sia monitorata e ci siano serissimi rischi per tutta la fauna selvatica del Parco oltre che per le persone che vivono nel territorio del Parco e per i visitatori». Il focolaio - stando sempre all’associazione - sarebbe «attivo da almeno due anni: i pascoli del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise sono contaminati dal batterio della tubercolosi bovina e il fatto non è recente». Il primo focolaio fu infatti rilevato nel luglio 2012, «ma da allora la malattia non è stata eradicata dal territorio e anzi, ha mietuto almeno una vittima nella ridottissima popolazione di orso marsicano: un’orsa nel pieno dell’età riproduttiva è morta nel marzo scorso a causa della tubercolosi; il batterio killer come hanno accertato le analisi, era lo stesso del focolaio rilevato ben due anni prima. Il primo focolaio di tubercolosi è stato rilevato in una mandria di vacche in un paese al confine con il Parco d’Abruzzo, Gioia dei Marsi.

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