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Abruzzo, quattro cani uccisi a fucilate in 24 ore

Tre animali sparati a Capistrello probabilmente da cacciatori. Un'altra bestiolina uccisa dai bracconieri a Castelli.

AnimaliQuattro cani uccisi a fucilate in poco più di 24 ore. Una barbarie che "unisce" l'Abruzzo: tre animali uccisi a Capistrello, uno a Castelli. In quest'ultimo caso si tratta di un intimidazione: l'animale apparteneva a un agricoltore che gestisce un chiusino di cattura dei cinghiali nel Parco nazionale Gran Sasso-Laga. Un'attività che ostacola il bracconaggio. E proprio dei cacciatori di frodo sono indicati come potenziali carnefici dell'animale. Per quel che riguarda invece i tre animali uccisi nella Marsica non si esclude nessuna ipotesi. La strage potrebbe essere opera di qualche cacciatore, oppure di qualcuno che voleva liberarsene, o anche un modo assurdo per combattere il randagismo dilagante. Indipendentemente dalle cause resta il barbaro gesto di chi uccide degli animali indifesi.

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