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Anmvi - LiberOscar - Dieci anni fa moriva Angelo Lombardi. L'amico degli animali

Sono già passati dieci anni dalla scomparsa di Angelo Lombardi. Nelle persone mature e negli anziani il suo nome evoca un mondo fantastico, popolato da bizzarri animali, difficili da trovare anche sulle poche (e costosissime) enciclopedie di allora, come la mitica Natura Viva edita da Vallardi.

04/09/2006

  (dal quotidiano Libero del 03 Settembre 2006) - Sono già passati dieci anni dalla scomparsa di Angelo Lombardi. Nelle persone mature e negli anziani il suo nome evoca un mondo fantastico, popolato da bizzarri animali, difficili da trovare anche sulle poche (e costosissime) enciclopedie di allora, come la mitica Natura Viva edita da Vallardi. La televisione, rigorosamente in bianco e nero, era da poco arrivata anche in Italia e una delle ore più attese da noi bambini era quella in cui compariva il suo sorriso giovanile ad annunciare l’ennesima delle sue settecento puntate: “Amici dei miei amici buonasera”.
Nato a Genova il 1911 Lombardi si trasferì in Somalia dove scoprì in sé quello spirito da esploratore che lo avrebbe portato a diventare uno dei maggiori conoscitori del mondo animale. Fu inizialmente cacciatore di grossi felini, ma ben presto prevalsero in lui quella curiosità e quella sensibilità, nei confronti degli animali, che gli fecero abbandonare la caccia per dedicarsi alla conoscenza del mondo animale. Tornato in Italia aprì uno zoo a Salsomaggiore e, nel dopoguerra, ricostruì lo zoo di Napoli raso al suolo dai bombardamenti. La carriera televisiva gli aprì la strada verso il cinema. Divenne un tecnico specializzato e partecipò a numerosi film dove si richiedevano animali. I più famosi sono i colossal Cleopatra, dove Liz Taylor doveva farsi mordere dall’aspide e La Bibbia di John Huston, in cui riuscì a fare andare incredibilmente d’accordo 1800 animali nella famosa Arca. Poi Fabiola di Blasetti e La Corona di Ferro, dove fu la controfigura di Massimo Girotti nella fossa dei leoni. Il suo modo di esprimersi era popolare. Nulla a che fare con i toni da professore universitario. Ho consociato Angelo Lombardi nel 1978 a Trieste, dove portava una mostra itinerante di rettili. Mi ero appena laureato con una tesi sulle malattie dei serpenti, che aveva destato qualche perplessità nella commissione esaminatrice. Quando Lombardi la vide, si fece stranamente serio e mi disse: “Finalmente un veterinario che non si occupa solo di cavalli e bovini. Si tenga in contatto”.

Oscar Grazioli

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