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ENPA - Uno zoosafari travestito da parco?

No agli animali in prigione

19/10/2006

L’Enpa si schiera duramente contro ogni tipo di struttura di detenzione di animali, specialmente se usati a fini di lucro: è l’ennesimo “no” contro zoo, circhi e analoghi lager travestiti da parchi a carattere scientifico. Il commento è doveroso vista la recente pubblicazione di una vecchia intervista di Vimer Mercatali, senatore dell’Ulivo, che ha incredibilmente detto che sulla costruzione di un parco scientifico a Ravenna, a due passi dal caos di Mirabilandia, “l’Enpa e altri (enti di protezione animale, n.d.r.) ...non hanno nulla da obiettare”.
La Protezione Animali ha da sempre contestato con ogni mezzo lecito la realizzazione di questo zoo safari, il cui progetto negli anni ha cambiato nome, ma nulla nella sostanza di quello che promette di essere, un luogo dove gli animali saranno esibiti per il piacere del pubblico.
L’Enpa ha promosso iniziative di fattorie didattiche, luoghi in cui animali domestici vivano in condizioni adeguate a garantire per loro un buon livello di benessere e dove i più piccoli possano conoscere le abitudini di questi amici tanto vicini all’animale uomo. Ma la finalità didattica non può e non deve essere mai confusa con quella economica, che tanto più da vicino pare interessare una parte dell’amministrazione ravennate.
Gli animali che “vanno in pensione” dopo essere stati sfruttati per anni dal mondo dello spettacolo hanno bisogno di un centro specializzato in cui stare tranquilli, lontano dalla folla che ha causato la loro lunga prigionia. Il progetto dello zoo safari di Ravenna “Le dune del Delta” non servirebbe ad altro che a spremere ancora qualche soldo dalla misera esistenza di esemplari che di naturale non hanno più nulla e non meritano di subire, prima della fine, l’ennesimo stress.

www.enpa.it