Sarebbe certamente morto di stenti, dopo una lunga e atroce agonia, un cane di media taglia brutalmente legato a una pianta con una corda di nylon lunga appena 15 centimetri, tale da consentire la sola posizione eretta, a Colle Corneto di Castelli (Teramo), se non fossero intervenuti gli agenti della stazione di Castelli del Corpo Forestale dello Stato.
I militari del Coordinamento Territoriale per l'Ambiente della Forestale per il Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga di Assergi (L'Aquila), hanno liberato il cagnolino che è stato affidato a una struttura idonea.