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L'Aquila - Cani randagi, ecco il nuovo regolamento

Gli animali saranno accettati dal rifugio convenzionato con il Comune solo dopo controllo della Asl.

RandagiL'AQUILA. Cresce in città il numero di cani abbandonati. Ben 150 ogni anno, sono quelli catturati dal servizio veterinario della Asl e inviati nella struttura di ricovero comunale, che attualmente si occupa della gestione di 400 animali. Un fenomeno frutto anche di improvvide adozioni o acquisto di cuccioli di cui, divenuti adulti, ci si disfa troppo facilmente. Per combattere il randagismo e tutelare gli animali, la giunta ha adottato una delibera che regolamenta la cattura dei cani randagi e il ricovero degli stessi nel canile sanitario gestito dalla Asl e nel rifugio convenzionato con il Comune. «I cittadini e i volontari iscritti alle associazioni animaliste non potranno consegnare direttamente i randagi nella struttura che svolge il servizio di canile rifugio per conto del Comune» si legge nella delibera «addebitandone i costi di ricovero e mantenimento al Comune stesso. Tutti i cani catturati dal servizio veterinario, per poter accedere al rifugio comunale, dovranno essere accompagnati dalla scheda sanitaria obbligatoria e da quella di cattura». Anche le adozioni saranno possibili solo previa autorizzazione da parte del Comune dell’Aquila.

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