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L'Aquila: cani rinchiusi in lager in zona rossa "Così li abbiamo salvati"

RoioL’AQUILA - “Stavo facendo una passeggiata nei dintorni della zona rossa di Colle di Roio (L’Aquila, ndr), quando all’improvviso ho sentito dei lamenti di cani che provenivano da alcuni palazzi nella parte chiusa per i danni causati dal sisma.

Così, con altre persone che erano con me, abbiamo deciso di capire dove fossero gli animali e abbiamo trovato una situazione impressionante”.

Così una cittadina aquilana racconta adAbruzzoWeb il ritrovamento di alcuni cani tenuti dai proprietari in condizioni che rasentavano il limite della decenza.

“Richiamati dal latrato di questi animali - continua la donna - ci siamo avvicinati al luogo da cui provenivano i lamenti e ci siamo accorti che c’erano dei cani rinchiusi al buio in quelle che probabilmente prima del terremoto erano cantine. Gli animali erano imprigionati dentro veri e propri loculi ricavati da muri caduti, in alcune stanze c’erano macerie sparse. Queste cantine, inoltre, erano chiuse con cancelli e portoni improvvisati. Gli animali erano praticamente al buio e vivevano in condizioni igieniche pietose, si sentiva un puzzo intorno veramente intollerabile”.

I cani si trovavano in palazzine disabitate nel cuore del paese, tra via Sassa e via Barete.

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