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LAV - Appello a due nuovi Centri di ricerca

Benvenuti i centri di ricerca, ma ricordiamoci dei metodi aternativi alla vivisezione

13/11/2006

Due nuovi centri di ricerca all’avanguardia saranno inaugurati nei prossimi mesi in Italia: Human Health Foundation a Terni nell’estate del 2007 e Siena Biotech all’inizio del 2008. Il primo annunciato nei giorni scorsi al COMPA di Bologna quale polo scientifico di eccellenza, fondato e diretto da Antonio Giordano uno dei cervelli “di ritorno” in Italia, ha lo scopo di fermare la “fuga di cervelli” dal nostro Paese, stimolando il fenomeno inverso. Il secondo progettato con lo stesso scopo, ospiterà tra l’altro i laboratori della casa farmaceutica Novartis, e sarà in grado di ospitare fino a 200 ricercatori, per studiare nuovi farmaci contro malattie come Alzheimer e tumori cerebrali.“Siamo d’accordo che la ricerca italiana abbia bisogno di sostegno economico e nuova energia culturale, ma riteniamo che con la tecnologia oggi disponibile sarebbe assurdo fare ancora affidamento a crudeli esperimenti su animali, laddove previsti dai protocolli di ricerca dei due nuovi poli. – commenta Roberta Bartocci, biologa, responsabile LAV settore Vivisezione – Bioinformatica, genomica e proteomica oggi consentono sempre di più di studiare la complessità dell’organismo umano e le sue malattie, mentre l’uso di modelli animali appartiene ad una logica scientista e retrograda”.La LAV fa appello quindi ai ricercatori affinché lo Human Health Foundation ed il Siena Biotech siano centri di eccellenza sotto tutti i punti di vista: etici e scientifici, accogliendo le istanze di sempre maggiore parte dell’opinione pubblica contraria all’impiego di esseri senzienti come strumenti di ricerca.Al Governo ricorda invece gli impegni presi in tema di tutela degli animali a pag 153 del suo Programma, per sollecitare l’attuazione dei quali la LAV lo scorso fine settimana ha già raccolto oltre 50 mila firme, e sabato 11 e domenica 12 novembre proseguirà la raccolta firme nelle principali città italiane (info e piazze: www.lav.it).In relazione alla sperimentazione animale il programma recita: “(…) in linea con la normativa comunitaria ed alla luce dei più recenti studi scientifici in materia, occorre promuovere e favorire la ricerca effettuata con metodi alternativi all’utilizzo di animali e progressivamente abolire la ricerca e la sperimentazione che ne faccia uso (…)”. Un punto innovativo per il nostro Paese e del tutto in linea con lo scenario internazionale: dal bando dei test su animali per materie prime cosmetiche entro il 2013 (e progressivamente su altre sostanze chimiche), agli sforzi della ricerca nello sviluppo di nuove metodologie innovative senza uso di animali; dal recente impegno ufficiale della Direzione Generale dell'Industria Europea a favore dei metodi alternativi, ai sempre più numerosi scienziati e pubblicazioni scientifiche che dimostrano la fallacia del modello animale nella ricerca biomedica. Il mondo scientifico e politico internazionale ha, quindi, recepito le istanze della società civile che richiede sempre di più la sostituzione dell’uso di animali nella ricerca.“Concordiamo col Prof. Giordano quando dichiara: ‘In Italia la politica non investe abbastanza nella scienza e nello sviluppo della tecnologia e anche la comunicazione deve contribuire alla diffusione della cultura scientifica abbandonando l'approccio sensazionalistico che quasi sempre la caratterizza’ – conclude Roberta Bartocci – ma vorremmo sottolineare quanto questo sensazionalismo sia troppo spesso dettato dalle promesse mai mantenute della sperimentazione animale”. 

www.infolav.org