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LAV - Caccia alle balene

Islanda irresponsabile

23/10/2006

La LAV condanna con fermezza la decisione dell’Islanda di riaprire la caccia commerciale alle balene e plaude all’appello diffuso dalla Commissione Europea che esorta il governo islandese ad annullare la decisione.

“Nei paesi che praticano la caccia alle balene le scorte di carne di questi cetacei rimangono in gran parte invendute – dichiara Maria Teresa D’Agostino, responsabile LAV settore pesca e itticoltura – Da un punto di vista economico sarebbe più conveniente, oltre che assolutamente incruento, incentivare in questi paesi l'osservazione delle balene; da un punto di vista etico ogni nazione ha il dovere di tutelare fauna e flora, tanto più se queste sono minacciate d’estinzione come nel caso delle balene. La decisione del governo islandese è inconcepibile, oltre che irresponsabile, sotto ogni punto di vista e la comunità internazionale ha il dovere di fermare questa carneficina”.

La decisione dell’Islanda è, purtroppo, la conseguenza della risoluzione pro caccia, non vincolante, adottata nel corso dell'ultima riunione della Commissione baleniera internazionale che definisce "non più necessaria d'ora in avanti" la moratoria sulla caccia commerciale alle balene, risoluzione votata grazie alle pressioni esercitate in particolare dal Giappone.

La moratoria sulla caccia commerciale alle balene, in vigore dal 1986, era solo parzialmente riuscita a contenere i danni a questi cetacei: la ripresa della caccia costituirebbe una gravissima minaccia e una sconfitta delle attività anticaccia tese a salvaguardare questi cetacei.

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