Vai ai contenuti

LAV - Campione hockey assente per cure cane

“Nessuna sanzione per Luca Ansoldi”,

05/09/2006

“Nessuna sanzione per Luca Ansoldi”, lo chiede la LAV al presidente della Federghiaccio Giancarlo Bolognini che si è ritrovato a deferire il giocatore della nazionale di hockey - negli ultimi tre anni sempre puntualissimo nell'indossare la maglia azzurra - alla Corte federale perché il campione non si sarebbe presentato al raduno della nazionale per la necessità di curare il suo cane malato.
“Esprimiamo solidarietà ad Ansoldi che ha messo in atto un comportamento davvero responsabile ed esemplare, tanto da rinunciare a importanti impegni professionali per garantire le cure necessarie a Brick - dichiara Roberto Bennati, vicepresidente della LAV - Comprendiamo le regole della disciplina sportiva, ma di fronte all’urgenza di prestare cure sanitarie di vitale necessità come la dialisi, l’assenza del giocatore dovrebbe essere giustificata per causa di forza maggiore. Prima ancora di essere un membro adottivo della famiglia, un cane è un essere vivente al quale ogni ‘possessore’ ha il dovere di prestare le necessarie cure. Non si tratta semplicemente di una scelta dettata da legami affettivi o dall’emotività, perché se con la sua assenza Ansoldi avesse messo in pericolo di vita il cane, avrebbe potuto anche incorrere nel reato di maltrattamenti. Lo sport ha le sue leggi da rispettare così come per gli animali è stata approvata una legislazione a loro tutela, frutto di una sensibilità matura e consapevole verso gli animali non umani”.

www.infolav.org