Vai ai contenuti

LAV - Consiglio UE contro caccia alle foche

Risoluzione a San Marino

17/11/2006

Questa a mattina, a San Marino, l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa ha votato la Risoluzione contro la contestata caccia alle foche in Canada: l’Assemblea ha approvato la Risoluzione e tutti gli emendamenti che danno indicazione agli Stati Membri di vietare l’importazione e la commercializzazione di pelli, pellicce e ogni altro prodotto derivato dalle foche (grasso, olio).

“La LAV esulta per questa importante, ennesima condanna da parte delle istituzioni europee nei confronti del più crudele massacro di mammiferi marini che, solo in Canada, quest’anno avrebbe superato la quota di 325 mila foche uccise, decisa dal Governo - dichiara Roberto Bennati, responsabile LAV campagne europee - La Risoluzione approvata oggi conferma quanto espresso dal Parlamento Europeo nelle due Risoluzioni approvate alcuni mesi fa: è un monito incontrovertibile e testimonia che i cittadini europei non vogliono più essere partecipi di questa caccia e di questo commercio. Alla luce di questa così esplicita e ferma condanna europea, rinnoviamo il nostro appello al Ministro dell’Ambiente Pecoraro Scanio a trasformare in Legge definitiva il Decreto interministeriale n.87 del 2 marzo 2006, firmato dagli allora ministri Scajola (Attività Produttive) e Tremonti (Finanze), su iniziativa del vice ministro alle Attività Produttive Adolfo Urso, che di fatto in Italia ha introdotto una moratoria alle importazioni, da qualsiasi Paese, di pelli e derivati di tutte le foche”.

Per questa nuova e importante Risoluzione europea, la LAV ringrazia il senatore Lino Nessa, relatore del Rapporto esplorativo propedeutico alla votazione della Risoluzione approvata quest’oggi, e l’on. Azzolini, proponente della prima Risoluzione approvata, che in questi anni hanno portato avanti una battaglia politica difficilissima per mettere fine alla caccia alle foche.

Dichiarazione del sen. Lino Nessa: “La Risoluzione approvata dal Consiglio d’Europa, al pari del Rapporto esplorativo realizzato in vista della votazione che si è svolta quest’oggi, conferma che è ora di mettere fine ai crudeli sistemi di uccisione delle foche e chiede al Canada di vietare i metodi di caccia utilizzati. La Risoluzione è un autorevole monito rivolto ai Governi degli Stati Membri a emanare leggi a tutela delle foche e di divieto ad importare e commercializzare pelli e derivati di foca”.

Dichiarazione dell’on. Claudio Azzolini: “Con questa Risoluzione l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa ha confermato che la cultura e il diritto europeo intendono tutelare le foche, vittime indifese di una caccia e di un mercato particolarmente crudeli. I cittadini europei sono contrari ai metodi cruenti di uccisione delle foche e chiedono di mettere fine a questa caccia”.

In Canada l’uccisione dei cuccioli di foca è particolarmente violenta e crudele, come documentato da LAV e Ifaw, più volte testimoni di questa caccia: colpite ripetutamente con un bastone, le foche vengono trascinate sul ghiaccio con uncini di acciaio e, in molti casi, scuoiate ancora vive. Un team di veterinari indipendenti ha documentato che il 42% delle foche esaminate erano state scuoiate vive, e il 40% era stato colpito ripetutamente prima di morire. Per il Governo canadese, invece, questi animali vengono uccisi in una maniera definita “umanamente accettabile”.

www.infolav.org