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LAV - Finanziaria: misure contro il randagismo

E altri due interventi per la fauna selvatica nel maxiemendamento del Governo al Senato

14/12/2006

La Legge Finanziaria che entrerà in vigore all’inizio del gennaio prossimo conterrà tre diretti riferimenti alla tutela degli animali.
Con il maxiemendamento al voto del Senato entrano in campo i temi della sterilizzazione per la prevenzione del randagismo, le Zone di Protezione Speciale (del decaduto Decreto Legge dell’agosto scorso) e l’Istituto Nazionale della Fauna Selvatica.
Vediamo nel dettaglio le misure sulle quali il Governo ha posto il voto di fiducia a Palazzo Madama.
Il comma 831 dell’articolo 1 fissa, su emendamento dei Verdi ripreso dal relatore, una integrazione all’articolo 4 prima parte della Legge 281 del 1991 per la tutela degli animali d’affezione e la prevenzione del randagismo: ”I comuni singoli o associati, e le comunità montane provvedono prioritariamente ad attuare piani di controllo delle nascite incruenti attraverso la sterilizzazione. A tali piani è destinata una quota non inferiore al 60 per cento delle risorse di cui all’articolo 3 comma 6 “ e nella Tabella C della Finanziaria la Legge 434 del 1998 di finanziamento della Legge che prevede da allora 1.300.000 euro l’anno in gestione del Ministero della Salute-Regioni-Comuni, si amplia di 1.000.000 di euro l’anno per i prossimi tre anni.
L’enorme e inefficace dispersione dei (pochi) fondi per canili mai costruiti – solo nel Lazio la Regione ha assegnato negli ultimi anni quasi 5.000.000 di euro del tutto inutilizzati da alcuni Comuni – subirà quindi uno stop in favore, e poteva anche essere di più del 60%, delle azioni di sterilizzazione.
Altro capitolo, il numero 1230, quello dedicato alle ZPS, le Zone di Protezione Speciale. Su emendamento dei Verdi del Senato, ”le Regioni e le Province Autonome devono provvedere agli adempimenti previsti dagli articoli 4 e 6 del regolamento di cui al Decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n.357, e successive modificazioni, o al loro completamento, entro tre mesi dalla data di entrata in vigore ella presente legge, sulla base di criteri minimi uniformi definiti con apposito decreto del Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare”. Quindi Regioni obbligate entro fine marzo prossimo.
Sempre in tema di fauna selvatica i punti 472 e 473 del maxiemendamneto che spostano, su proposta del Governo, la vigilanza dell’Infs, l’Istituto Nazionale della Fauna Selvatica, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri al Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare (e non a quello delle Politiche Agricole, alimentari e forestali). Con regolamento predisposto dallo stesso Ministero dell’Ambiente ”sono disposte tutte le successive modificazioni statutarie che si rendano necessarie per rimodulare l’assetto organizzativo e strutturale dell’Infs (…)”.

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