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LAV - Roma: botticelle a riposo nelle ore calde

E la LAV di Carpi (Modena) ha chiesto la sospensione di una iniziativa che coinvolge due cavalli

15/12/2006

Respinto l’attacco di demolizione di un articolo del recente Regolamento del Comune di Roma per la tutela degli animali, che fissa regole minime di tutela anche per i cavalli: in particolare il divieto di funzionamento delle botticelle nelle ore più calde dei mesi estivi. Oggi il Consiglio Comunale di Roma bocciando una proposta di delibera e tre ordini del giorno presentati dall’Opposizione, ha sancito la validità di questa importante conquista per la tutela degli animali.

La LAV ringrazia la Vicepresidente del Consiglio Comunale Monica Cirinnà e i Consiglieri che hanno così voluto riaffermare che gli oltre 80 cavalli utilizzati nella Capitale per questo servizio pubblico di trasporto, non possono essere usati come fossero dei motori a scoppio.
La LAV è convinta che rispetto alla situazione delle stalle di ricovero e ai controlli veterinari, si debba fare di più, come indicato nell’Ordine del giorno della Maggioranza che sarà votato nei prossimi giorni.

E la LAV di Carpi (Modena) ha chiesto la sospensione di una iniziativa che coinvolge due cavalli. Nell'ambito della manifestazione "Babbo Natale e gli elfi", organizzata da "Carpi Centro" e tenutasi sabato scorso, 9 dicembre 2006, nel contesto delle iniziative natalizie del comune di Carpi, infatti, a due sfortunati cavalli è stato affidato il compito di trainare per tre ore e mezza, un carro e una carrozza stipati di passeggeri, per un peso totalmente sproporzionato alla loro forza. Numerose persone che affollavano il centro cittadino, impietosite alla vista dei due cavalli sofferenti ed affaticati, hanno segnalato la cosa si volontari della LAV che erano presenti in piazza con un tavolo informativo. Non solo: i volontari LAV accorsi hanno potuto verificare come uno dei due equini zoppicasse vistosamente mentre l'altro sia stato oggetto di frustate e di violenti strattoni alle briglie. I cavalli così sottoposti all'eccessivo sforzo mostravano inoltre evidenti segni di nervosismo e ribellione, tanto da mettere in pericolo l'incolumità di passeggeri e passanti.
A dissuadere i conducenti dei cavalli dal proseguire il trasporto è valso solo l'intervento della Polizia Municipale avvisata dai volontari della LAV e del Gattile di Carpi, a loro volta testimoni dell'accaduto. Durante il ritiro dei veicoli scortato dalla polizia, si è inoltre sfiorata la tragedia, dal momento che una delle carrozze, trainata dall'animale sfinito, ha rischiato di investire un bambino.

Avendo appreso che la manifestazione è prevista anche per i sabati 16 e 23 dicembre la LAV, riservandosi di valutare eventuali azioni legali per l'accaduto, ha indirizzato al Sindaco di Carpi Enrico Campedelli, alla Polizia Municipale, al Responsabile del Servizio Veterinario e alla Presidente dell'Associazione Carpi Centro Paola Poletti una richiesta formale in cui chiede di sospendere le repliche dell'iniziativa.

Infatti, oltre all'art. 544-ter c.p. (maltrattamento di animali), il quale già statuisce che ”Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre mesi a un anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro.La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi. La pena è aumentata della metà se dai fatti di cui al primo comma deriva la morte dell'animale", secondo la giurisprudenza granitica la condotta concretante il maltrattamento non deve necessariamente esprimere un sotteso compiacimento di infierire sull'animale, né si richiede che da tale condotta siano scaturite lesioni alla sua integrità fisica. “A consumare la previsione incriminatrice è cioè sufficiente la volontaria inflizione di inutili sofferenze, privazioni, paure od altri ingiustificati patimenti, comportamenti che offendono la sensibilità psicofisica dell'animale, quale autonomo essere vivente, capace di reagire agli stimoli del dolore, come alle attenzioni amorevoli dell'uomo, e che non possono andare esenti da sanzione. Alla loro origine non sempre si situa un atteggiamento di perversione o di abietto compiacimento, ma assai più frequentemente insensibilità ed indifferenza, ovvero incapacità di esprimersi e di rapportarsi in termini di pietà, di mitezza e di attenzione verso il mondo animale e le sue leggi biologiche, piuttosto che in termini di abuso,l'incuria e abbandono, pratiche decisamente estranee al costume civile, suscettibili anzi di promuovere pericolose involuzioni, abituando l'uomo all'indifferenza per il dolore altrui". (Cassazione Penale - Sezione III - Sentenza del 20 dicembre 2002 n. 43230 - Pres. Postiglione - Est. Vitalone - P.M. Danesi (diff.) Ric. P.M. in proc. Lentini).

"Chiediamo formalmente al Sindaco- dichiara Annamaria Pisapia, coordinatrice regionale LAV per l'Emilia Romagna - che annulli le repliche della manifestazione, prevista per domani 16 dicembre e per sabato 23, ricordandogli, tra l'altro, la recente delibera della Sua stessa Giunta (esecutiva dal 20/01/2006 Prog. n.: 267/2005), che ha statuito che una delle aree in cui convogliare i contributi pubblici e privati richiesti è quella di incentivazione della tutela dei diritti degli animali". "Ci sembra che manifestazioni come quella di sabato scorso smentiscano invece questa linea di indirizzo. Peraltro -conclude Pisapia - nell'epoca in cui viviamo-e stiamo parlando del terzo millennio - non è assolutamente necessario ricorrere a dei trasporti anacronistici come quello delle carrozze per effettuare delle iniziative prenatalizie di intrattenimento". 

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