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LAV - Veterinario seziona coniglio a scuola

denuncia alla Procura della Repubblica

06/12/2006

Da tre a diciotto mesi di reclusione. E’ quanto rischiano un veterinario (l’esecutore materiale), due insegnanti (le ideatrici del progetto), il Dirigente Scolastico e il Consiglio d’Istituto (responsabili in solido per aver approvato il progetto con la lezione incriminata ) delle Scuole elementari di Castano Primo (Milano) dove un coniglio è stato appositamente ucciso per essere dissezionato in una lezione alla quale hanno assistito 80 bambini delle classi quarte, nove anni di età, rimasti per lo più inorriditi e traumatizzati.

“Abbiamo presentato una denuncia alla Procura della Repubblica per violazione dell’articolo 544 bis del Codice penale che condanna l’uccisione di animali senza necessità, come in questo caso, perché si è posto fine ad una vita appositamente per una lezione che, se proprio doveva essere svolta, si poteva realizzare con metodi alternativi non cruenti quali plastici, video o programmi al computer – dichiara Gianluca Felicetti, presidente della LAV – il fatto che l’autore materiale dell’uccisione di un animale sano sia stato un medico veterinario aggrava la posizione dei responsabili poiché fine della professione è curare gli animali non eliminarli, per questo chiederemo l’intervento della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Veterinari”.

“Siamo solidali con le famiglie che hanno protestato, testimoniando traumi manifestati dai bambini, – prosegue Ilaria Marucelli, responsabile LAV settore educazione – conoscere il ciclo vitale degli organismi viventi non vuol dire, infatti, farli a pezzi. Questo episodio è tanto più grave perché realizzato nell’ambito di un programma didattico denominato ‘Natura e cultura’: questa è scuola di educazione alla violenza e all’insensibilità”.

“Sospettiamo che siano stati uccisi allo stesso scopo almeno altri tre conigli, e che lezioni simili si svolgano anche in altre scuole lombarde e con altri animali come api, galline e mucche – conclude Francesco Caci, della LAV del varesotto – per questo abbiamo scritto al Direttore dell’Ufficio Scolastico regionale affinché venga dato uno stop ufficiale a questi progetti ‘didattici’, e rivolto una richiesta al Presidente Formigoni affinché la Regione attui l’articolo 5 della Legge 189 del 2004 che prevede l’integrazione dei programmi didattici in materia di etologia comportamentale degli animali e del loro rispetto”.

www.infolav.org