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LIPU - Infrastrutture e fauna, il libro bianco

Impatto fatale contro vetrate e pannelli trasparenti per 25 milioni di uccelli selvatici in Italia

26/09/2006

Le vittime merli, tortore e passeri, ma anche lo Sparviere, la Rondine e il Martin pescatore
Un numero altissimo di uccelli selvatici, fino a 25 milioni ogni anno in Italia, muore per le conseguenze dell’impatto contro vetrate e superfici trasparenti, tra le quali i pannelli fonoassorbenti collocati lungo strade, autostrade e ferrovie. Queste strutture costituiscono una grave minaccia, e rappresentano una delle prime cause di mortalità per gli uccelli selvatici.L’allarme è della LIPU-BirdLife Italia, che oggi ha inviato un Libro bianco al Ministro dell’Ambiente, del Territorio e del Mare Alfonso Pecoraro Scanio, al Ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro, al Ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi, all’Aiscat, all’Anas e alla Rfi (Rete Ferroviaria Italiana).Nel dossier la LIPU traccia una mappa, per la prima volta, degli interventi di mitigazione effettuati lungo le infrastrutture del Paese e le tecniche utilizzate, dalla scelta dei materiali fino all’applicazione di apposite sagome adesive per “avvisare” del pericolo gli uccelli in transito. “Abbiamo scoperto - spiega Marco Dinetti, Responsabile Ecologia Urbana LIPU-BirdLife Italia - che applicando correttamente sulle superfici le sagome adesive, e seguendo un protocollo ben definito, è possibile ridurre il fenomeno del 90%, percentuale che può arrivare al 100% inserendo sui pannelli stessi alcune strisce verticali” “Nonostante siano stati effettuati alcuni interventi, soprattutto al Centro e al Nord – prosegue Dinetti - l’Italia è ancora in forte ritardo su questo tema: chiediamo dunque ai Ministeri e alle società competenti di attivarsi con urgenza per fermare questa grave perdita di biodiversità, applicando le soluzioni disponibili che, come si può verificare, non pregiudicano la funzionalità delle strutture, sono valide sotto il profilo estetico, relativamente economiche e di rapida esecuzione”.
In una recente ricerca che la LIPU ha effettuato nel modenese, gli uccelli vittime dello schianto fatale contro pannelli fonoassorbenti sono stati centinaia e appartenevano a ben 23 specie, tra le quali Merlo (25%), Passera d’Italia (15%), Tortora dal collare (11,3%) e Verzellino (10%), ma anche specie rare e di interesse conservazionistico, quali Sparviere, Martin pescatore e Rondine. “Le specifiche caratteristiche anatomiche e comportamentali degli uccelli – spiega Dinetti – fanno sì che l’urto contro queste superfici, sebbene raramente causi agli animali delle fratture, comporta emorragie all’interno del cranio e danni al cervello. Anche molti uccelli che sopravvivono, in realtà, sono paralizzati o intontiti e finiscono vittime dei predatori, delle intemperie o dello stesso traffico stradale”.
La LIPU opera da anni nel settore della mitigazione dell’impatto delle infrastrutture sulla fauna selvatica: ha avviato il progetto “Sicurezza strade e Fauna” per conto del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ed è il referente italiano per il progetto europeo “COST 341” per il gruppo di lavoro “Trasporti e Ambiente” del Consiglio d’Europa.

www.lipu.it