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WWF - L'Unione Europea non tutela il tonno

Pesante il giudizio del WWF al termine della riunione della Commissione Internazionale per la Conservazione del Tonno Atlantico. La delegazione UE ha bloccato il piano di recupero per questa specie ormai in declino

27/11/2006

Dopo due settimane di trattative si è conclusa la riunione di quest’anno dell’ICCAT (Commissione Internazionale per la Conservazione del Tonno Atlantico) con un risultato molto deludente: la delegazione dell’Unione Europea (UE) ha rifiutato di accettare il piano di recupero di cui c’è un bisogno disperato mentre la Commissione ha approvato una serie di misure blande che non garantiscono alcuna efficacia di protezione. Secondo il WWF ormai l’ICCAT non è più il forum adatto ad assicurare la conservazione del tonno rosso.

“La decisione presa a Dubrovnik comporta la perdita di credibilità dell’ICCAT quale organizzazione di gestione regionale della pesca. E’ uno scandalo senza precedenti, una campana a morto per il tonno rosso del Mediterraneo” ha detto Sergi Tudela, responsabile della pesca al WWF Mediterraneo.
“Siamo scioccati e delusi da questo risultato disastroso” ha aggiunto Paolo Lombardi, Direttore del WWF Mediterraneo. “I rappresentanti della pesca dell’UE saranno d’ora in poi i responsabili della distruzione di questa pesca”.
All’inizio dei lavori la delegazione USA aveva proposto un piano incisivo e realizzabile per tutelare il tonno rosso nell’Atlantico orientale e nel Mediterraneo - un piano che aderiva alle indicazioni della comunità scientifica - ma l’UE ha rifiutato di rinunciare alla sua debole proposta. Il progetto dell’UE, adottato dall’ICCAT, è totalmente insufficiente - con quasi nessuna riduzione nella pesca totale, e chiusure stagionali che escludono deliberatamente il picco della deposizione delle uova quando la maggior parte dei pesci adulti sono stati catturati.

“Questo è un progetto di distruzione, non di recupero - e una presa in giro della comunità scientifica”, ha aggiunto Tudela. “L’UE ha tradito i suoi obblighi verso una pesca sostenibile - per favorire gli interessi a breve termine in favore della sua industria del tonno rosso." Le flotte dell’UE sono responsabili della grande quantità di pesca illegale di tonno rosso nel Mediterraneo - come dimostrato chiaramente da un rapporto del WWF diffuso nel luglio scorso.

Tra i paesi membri dell’ICCAT, la Norvegia e gli USA hanno sostenuto fortemente le raccomandazioni della comunità scientifica. La delegazione norvegese dell’ICCAT ha respinto il risultato finale, chiedendo che le fosse assegnato una quota per la conservazione, ma l’ICCAT ha rifiutato anche questa possibilità di recupero degli stock.