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WWF - Pakistan, sulle tracce del leopardo delle nevi

Per la prima volta il WWF mette al collo del felino un trasmettitore GPS per seguirne i movimenti e per avere maggiori informazioni sulle sue abitudini e il suo habitat

27/11/2006

E’ una femmina, si aggira con passo felpato tra le nevi delle montagne dell'Asia Centrale, prevalentemente di notte o al crepuscolo e da oggi ha al collo un collare speciale. E' uno splendido esemplare di leopardo delle nevi, che lo scorso 17 novembre è stato catturato dagli esperti del WWF nel Parco Nazionale Chitral Gol, nel Pakistan settentrionale, per metterle un collare GPS che fornirà ai ricercatori importantissime informazioni sui suoi movimenti e sui suoi habitat. Il collare contiene un GPS che stabilisce l’esatta posizione del felino varie volte al giorno e che trasmette questi dati attraverso il satellite Argos, che a sua volta li invia ai ricercatori via e-mail.

Il posizionamento del collare è una delle fasi più importanti dello studio, portato avanti congiuntamente dalla Fondazione Internazionale sul Leopardo delle Nevi, l’Ufficio Fauna Selvatica del Governo pachistano e il WWF, iniziato il 31 ottobre scorso: verrà ripetuto su altri 5 felini nei prossimi mesi. La mattina successiva alla cattura, il segnale proveniente dal collare del leopardo indicava che si stava spostando e che nella notte aveva percorso molta strada. Il collare ha avuto successo nell’indicare varie localizzazioni GPS in quel periodo. Il nome scelto per il leopardo delle nevi è Bayad-e-Kohsaar, che in Urdu significa “in memoria delle montagne”, in onore dei molti studiosi e ambientalisti che hanno recentemente trovato la morte in un tragico incidente in elicottero in Nepal, tra cui cinque esperti del WWF.

La femmina di leopardo delle nevi è stata catturata sulla catena di montagne Purdum Mali che, nella lingua parlata nel paese - lo Chitrali - significa appunto "caverna del leopardo delle nevi". E’ la stessa catena di montagne in cui George Schaller fece la prima fotografia di un leopardo delle nevi qualche decennio fa.

Il leopardo delle nevi è un predatore magnifico, il fiore all’occhiello di una delle ultime, grandi riserve naturali sulla terra, la catena delle montagne dell’Asia, che comprendono l’Himalaya, Karakoram, Hindu Kush, Pamir, Tien Shans e Altai. Purtroppo la scomparsa degli habiotat e il bracconaggio stanno portando questo magnifico felino verso l’estinzione: la sua popolazione è in diminuzione in molte di queste catene montuose.
"Il commercio illegale delle loro pelli - spiega Gianfranco Bologna, Direttore Scientifico del WWF Italia - e la persecuzione da parte degli allevatori sono alcune delle cause di rarefazione di questo raro e carismatico animale. Il WWF Italia negli anni passati con il suo ufficio TRAFFIC ha collaborato ad alcuni progetti di conservazione che miravano ad investigare la situazione del commercio e le aree critiche".

Per il WWF sarebbe auspicabile se l’Italia, considerata anche la sua grande responsabilità a livello internazionale, dovrebbe farsi promotrice di progetti di questo tipo e collaborare con i paesi in via di sviluppo per l’avvio di iniziative di conservazione di specie rare e minacciate dal commercio, coniugando lo sviluppo e il sostentamento delle comunità locali attraverso la conservazione delle risorse naturali purtroppo ancora oggi svendute ai paesi ricchi.

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