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WWF - Tartarughe marine

Segui il loro viaggio, grazie al satellite

06/11/2006

Due esemplari di tartaruga marina curati nel Centro di Recupero WWF di Lampedusa, sono stati rilasciati con speciali trasmettitori satellitari. Ora sarà possibile seguirne la rotta e gli spostamenti
 
Due maschi adulti di tartaruga marina della specie Caretta caretta sono stati rilasciati nei giorni scorsi dal WWF dall'isola di Lampedusa: a ciascuno di essi è stata applicata una speciale trasmittente satellitare. In questo modo sarà possibile seguirne gli spostamenti e ricevere anche alcune informazioni sulla loro attività a mare. Questa operazione è stata svolta nell'ambito del progetto di tracking satellitare del WWF Italia> che mira a raccogliere preziose informazioni sulla vita di questi animali a mare e in particolare degli elusivi maschi. Infatti mentre le femmine vengono a terra per deporre le uova e possono così essere marcate con targhette tradizionali o seguite tramite tracking satellitare, i maschi rimangono sempre in mare ed è difficile studiarne gli spostamenti e le migrazioni riproduttive. Queste informazioni sono fondamentali per comprendere dove e quando le tartarughe, in grado di compiere spostamenti di migliaia di chilometri, sono più vulnerabili alle attività umane e in che modo possono essere più efficacemente protette. I due esemplari sono stati catturati accidentalmente da imbarcazioni a strascico che collaborano con il Centro Recupero tartarughe marine del WWF a Lampedusa, diretto dalla biologa Daniela Freggi, che da anni si occupa del recupero e dello studio ai fini della conservazione di questi rettili nell'area. Il coinvolgimento dei pescatori professionisti è un punto centrale nel Programma tartarughe marine del WWF, poiché la cattura accidentale negli attrezzi da pesca costituisce una grave minaccia alla sopravvivenza delle popolazioni. Grazie a queste ed altre attività nel corso degli ultimi 25 anni, il WWF Italia ha contribuito a far luce sulle problematiche di conservazione delle tartarughe marine in Italia e nel Mediterraneo, informando nello stesso tempo molti pescatori riguardo al problema e a come ridurre gli effetti negativi delle catture.

Segui sul web (dopo aver cliccato su "I accept") la mappa del viaggio della tartaruga "Francesco Saverio", dal sito seaturtle.org >

Segui il viaggio della tartaruga "Kleos", dal sito seturtle.org >

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