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Stop Vivisection. L'Europa si tira indietro: "I tempi non sono maturi"

La Commissione rifiuta l'approccio proposto dalla petizione che ha raccolto oltre un milione e duecentomila firme. Annunciata una conferenza per il 2016.

VivisezioneRoma, 3 giugno 2015 - La Commissione europea risponde all'iniziativa dei cittadini 'Stop Vivisection' - che ha raccolto circa 1.200.000 firme - illustrando le azioni che intendere compiere, tra cui annuncia una conferenza per il 2016. Pur condividendo l'abolizione della sperimentazione animale, la Commissione rifiuta l'approccio proposto. "L'iniziativa 'Stop Vivisection' giunge in un momento di transizione, in cui grazie ai grandi progressi tecnologici l'Europa sta riducendo l'uso della sperimentazione animale", ha dichiarato Jyrki Katainen, vicepresidente responsabile per l'Occupazione, la Crescita, gli Investimenti e la Competitività, che spiega: "I tempi però non sono ancora maturi per vietarla totalmente e si correrebbe il rischio di far migrare la ricerca biomedica fuori dai nostri confini". Karmenu Vella, Commissario responsabile per l'Ambiente, gli Affari marittimi e la Pesca, ha aggiunto: "Il fine ultimo della legislazione dell'Ue è l'abolizione graduale della sperimentazione sugli animali. In risposta all'iniziativa dei cittadini, la Commissione europea sta intraprendendo una serie di azioni per far sì che l'uso di metodi alternativi trovi rapida diffusione". A conclusione dei lavori della Conferenza programmata per il 2016, che permetterà il confronto tra la comunità scientifica e i portatori di interesse, sarà presentata una relazione sullo stato d'avanzamento delle iniziative intraprese.

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