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Animalisti Italiani - Ordinanza sui cani pericolosi

"Cura" il sintomo e non la causa

17/01/2007

Roma. La nuova ordinanza del Ministro della Salute sui cani pericolosi emanata lo scorso dicembre ripropone “liste di proscrizione” dei cani considerati erroneamente ed aprioristicamente pericolosi, ma introduce finalmente anche il reato per l’uso del collare elettrico e il divieto di taglio di coda e orecchie.

“Sono rammaricata che il Ministro Turco, ancora una volta (siamo alla quinta ordinanza in merito), sia ricorso all’Ordinanza, di per se da intendersi come strumento “contingente ed urgente”, verificando che non vi sia stata alcuna volontà, o forse capacità politica, di promuovere una articolata norma per contrastare il triste fenomeno delle aggressioni dei cani.”- dichiara Ilaria Ferri Direttore dell’Associazione Animalisti Italiani - “Ancor più superficiale mi sembra la chiara volontà di non voler coinvolgere i membri della Commissione Tecnica sul Randagismo di cui faccio parte e di cui fanno parte tutte le Associazioni Animaliste e tutte le categorie dei veterinari che avrebbero potuto fornire importanti spunti per la redazione di un provvedimento che non si limitasse, ancora una volta, ad eludere completamente il problema reale che è e resta quello della relazione uomo-cane, del possesso responsabile e dei necessari interventi tesi a prevenire il fenomeno delle aggressioni. Le aggressioni, ricordiamo, avvengono principalmente, secondo le statistiche, all’interno delle mura domestiche e quindi non possono essere evitate con l’obbligatorietà dell’uso congiunto di guinzaglio e museruola e dell’assicurazione. Sono inoltre rammaricata che la a-scientifica logica delle liste di proscrizione delle scorse legislature sia stata ripresa tout court da un Ministro che ha invece dimostrato spesso, intelligenza e lungimiranza nella gestione delle problematiche di sua competenza. Ancora una volta si è ignorata la scienza veterinaria, l’etologia e la zooantropologia, per esse, come per noi Animalisti, non esistono razze geneticamente più aggressive di altre e non esistono razze aprioristicamente pericolose.

Per questo richiediamo oggi, con maggior vigore, la calendarizzazione della proposta di legge dell’On. Zanella dei Verdi “Norme per il possesso responsabile della specie canina e per la prevenzione delle aggressioni” che è stata sottoscritta anche dall’On. Mellano della Rosa nel Pugno ed è stata redatta da una Commissione Tecnica da me coordinata, in collaborazione con il Dott. Petroccia, il Dott. Colangeli, il Dott. Pierantoni con il riconoscimento dell’ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani), la FNOVI (Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani) e la SISCA (Società Italiana di Scienze Comportamentali Applicate). La proposta di legge intende offrire, grazie alla collaborazione e alla professionalità di esperti indiscussi, risposte efficaci e concrete tese a prevenire, con interventi pratici e tecnici, le aggressioni canine. Tocca con chiarezza le cause che inducono i cani ad avere comportamenti aggressivi ed è quindi stata elaborata nell’ottica di curare la causa e non il sintomo.

E’ quindi chi sceglie di avere un cane come compagno di vita che sceglie anche di assumere l’onere e la responsabilità di stabilire un sano e corretto rapporto con esso e di prevenire ed evitare fenomeni pericolosi e gravi. Ciò di cui il nostro Paese ha bisogno è una nuova cultura in grado di utilizzare adeguatamente gli strumenti di una più consapevole conoscenza e di crescita della propria coscienza di individuo e di cittadino nel rispetto di sé, degli altri e dell’animale che si è scelto come compagno per la vita.”

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