Vai ai contenuti

Animalisti Italiani - Processo per un gattino torturato e ucciso

in provincia di Chieti

08/02/2007

Prima udienza dibattimentale per il processo contro la responsabile del maltrattamento e morte di un gattino. In località Castelfrentano (Ch), nel giugno 2004 un gattino era stato maltrattato brutalmente ed ucciso da una donna senza pietà, sbattuto violentemente contro il muro di un pollaio e gettato in un bidone. All’accaduto assisteva una signora che si era rivolta al vicepresidente dell’associazione Animalisti Italiani, Elisabetta Cerrone, la quale presentò denuncia per maltrattamento ed uccisione di animali. Oggi, dopo quasi tre anni, l’imputata Iolanda Di Tommaso, durante la prima udienza dibattimentale ha chiesto di essere ammessa all’oblazione, ossia al pagamento di una somma che le consente, secondo l’articolo 727 del codice penale vigente al momento del fatto, di estinguere il reato. Il giudice ha concesso l’oblazione e verrà definitivamente chiuso il procedimento penale il 22 febbraio di questo mese quando l’imputata dimostrerà di aver pagato l’oblazione.

“La vicenda del povero gattino che ha pagato con la vita il semplice fatto di essere venuto al mondo, ci ha sconvolto e avremmo voluto che la responsabile di questo gesto violento e crudele fosse punita con una condanna più severa.” – dichiara Elisabetta Cerrone, vicepresidente degli Animalisti Italiani -“Purtroppo la legge in vigore all’epoca dei fatti consentiva il pagamento dell’oblazione e questa donna pagherà soltanto circa 1700 euro per la morte di un essere vivente.”

“Siamo soddisfatti in parte perché comunque la giustizia ha trionfato e il nostro impegno è stato premiato offrendoci la possibilità di dimostrare che non restano impuniti coloro che non rispettano gli animali. – dichiara Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani – Stiamo valutando la possibilità di agire in sede civile per chiedere un risarcimento danni. Se il fatto fosse avvenuto dopo il 20 luglio 2004, applicando la normativa attuale, avremmo potuto ottenere probabilmente una condanna esemplare con una pena maggiore.”.

www.animalisti.it