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La macellazione choc dei capretti: «Appesi e sgozzati ancora coscienti»

Nuova investigazione di Animal Equality: gli attivisti sotto copertura raccolgono le immagini di allevamenti e macelli in vista della Pasqua.

MacelloLa prima scena si svolge in un allevamento in Lazio. Si tratta della pesatura che avviene prima che gli agnelli vengano portati al macello. Un gruppo di uomini preleva gli animali dai recinti e poi li appende: gli agnelli vengono letteralmente legati tutti insieme per l’estremità delle zampe anteriori. A «mazzi«. Se ne contano almeno sette, forse otto, stretti assieme mentre belano e scalciano. Il video scorre. Ci troviamo in Lombardia per la macellazione dei capretti. Prima li vediamo ammassati, nel tunnel, dove attendono di essere uccisi. Poi vengono afferrati per la gola, storditi con l’elettricità (elettronarcosi) o con una pistola a proiettile coaptivo sparato in mezzo alla fronte, metodi che per legge dovrebbero rendere incoscienti gli animali prima della macellazione. Ma, nel caso mostrato dal video, l’operazione non funziona. Dopo due tentativi di stordimento il capretto è ancora perfettamente cosciente e viene così di nuovo appeso per essere sgozzato mentre ancora si dibatte e bela. La prima scena si svolge in un allevamento in Lazio. Si tratta della pesatura che avviene prima che gli agnelli vengano portati al macello. Un gruppo di uomini preleva gli animali dai recinti e poi li appende: gli agnelli vengono letteralmente legati tutti insieme per l’estremità delle zampe anteriori. A «mazzi«. Se ne contano almeno sette, forse otto, stretti assieme mentre belano e scalciano. Il video scorre. Ci troviamo in Lombardia per la macellazione dei capretti. Prima li vediamo ammassati, nel tunnel, dove attendono di essere uccisi. Poi vengono afferrati per la gola, storditi con l’elettricità (elettronarcosi) o con una pistola a proiettile coaptivo sparato in mezzo alla fronte, metodi che per legge dovrebbero rendere incoscienti gli animali prima della macellazione. Ma, nel caso mostrato dal video, l’operazione non funziona. Dopo due tentativi di stordimento il capretto è ancora perfettamente cosciente e viene così di nuovo appeso per essere sgozzato mentre ancora si dibatte e bela.

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