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LAV - UE conferma Stop import uccelli selvatici

Buona decisione della Commissione europea

11/01/2007

La LAV ONLUS, insieme a Eurogroup for Animal Welfare, esprime soddisfazione per la decisione della Commissione Europea di confermare il divieto d’importazione di uccelli “da compagnia” selvatici, che dal 2005 era stato deciso come misura preventiva nei confronti dei rischi sanitari connessi alla diffusione del virus H5N1.Dal 1° luglio 2007, soltanto gli uccelli “da compagnia” cresciuti in cattività in allevamenti che rispondono a severi requisiti, potranno essere importati, ma soltanto da un limitato numero di Paesi extra UE che applicano norme elevate in materia di salute animale e che sono già autorizzati a esportare pollame. Tra questi: Stati Uniti, Australia, Israele, Canada e Nuova Zelanda.“E’ significativo che, nel contesto europeo di minore allarme per il rischio di una pandemia da virus H5N1, il Comitato Veterinario UE abbia voluto confermare il divieto d’importazione di uccelli selvatici: si vuole così garantire un più elevato livello di protezione della salute animale nell’UE, in linea, quindi, con il ‘Piano UE per la protezione e il benessere degli animali 2006-2010’ - dichiara Roberto Bennati, responsabile LAV campagne europee - Ricordiamo che un recente Rapporto dell’Autorità UE per la Sicurezza alimentare ha evidenziato i rischi molto seri relativi alle varie fasi di questo commercio; inoltre, alcuni scienziati UE hanno confermato che il 40-60% degli uccelli selvatici muore durante la cattura o il trasporto, prima di raggiungere i Paesi europei. Prima del divieto provvisorio introdotto dall'ottobre 2005, l'UE aveva importato annualmente più di un milione di uccelli selvatici.” 

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