Aggiornamento 2006
06/02/2007
Le regioni sono tenute, sentite le associazioni animaliste, protezioniste e venatorie, che operano in ambito regionale, ad adottare un programma di prevenzione del randagismo. Il programma deve prevedere interventi di informazione, anche nelle scuole, e corsi di formazione per chi opera nei servizi veterinari.
Lo Stato, da parte sua, ha istituito presso il Ministero della salute, a partire dall'esercizio finanziario 1991, un fondo per la tutela del benessere e per la lotta all'abbandono degli animali da compagnia.
Le disponibilità del fondo vengono ripartite dal Ministro, con proprio decreto, annualmente tra le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano.
A tal fine le regioni trasmettono ogni anno al Ministero i dati relativi ai cani di proprietà, ai cani randagi ospitati nei canili e al numero presunto di cani randagi.
Cani di proprietà, cani randagi ospitati nei canili e numero presunto di cani randagi: leggi la tabella