Vai ai contenuti

Promiseland - Lombrichi "ingegneri ecologici"

Ricercatorori Olandesi hanno collegato i lavori di Charles Darwin sull'evoluzione ad una sua ricerca sui lombrichi

03/01/2007

In un articolo pubblicato nella rivista «Trends in Ecology and Evolution», i ricercatori dell'Istituto olandese di ecologia spiegano che animali scavatori come i vermi hanno svolto un ruolo fondamentale 540 milioni di anni fa nella cosiddetta esplosione cambriana, quando sono comparse numerose forme di vita nuove.

Lo studio è stato finanziato in parte dal progetto MarBEF (Marine Biodiversity and Ecosystem Functioning), una rete di eccellenza sulla biodiversità marina e il funzionamento degli ecosistemi, sostenuta dall'UE.

Charles Darwin si è interessato ai lombrichi per gran parte della sua vita e ha condotto su di essi numerosi esperimenti, ad esempio facendo suonare il fagotto a suo figlio per verificare se i lombrichi erano in grado di sentire la musica. Nel suo ultimo libro, pubblicato nel 1881, Darwin ha spiegato come i lombrichi e gli altri animali che vivono nel suolo fossero responsabili della formazione e del funzionamento dei suoli.

«Il libro di Darwin ha insegnato al vasto pubblico l'importanza degli organismi che vivono nel suolo», ha affermato Filip Meysman, del Centro per l'ecologia estuarina e marina, che ha guidato la ricerca. «Fino ad allora, i lombrichi e simili erano visti come parassiti da sterminare». Eppure, a dispetto degli ampi consensi ricevuti dall'opera, gli scienziati hanno prestato scarsa attenzione a questo settore dei lavori del professore fino alla fine del XX secolo.

È ben noto adesso che la «bioturbazione» (il rimaneggiamento dei terreni e dei sedimenti da parte di organismi vivi, quali gli animali scavatori) incide enormemente sui nostri paesaggi. Sulla terraferma, questi «ingegneri ecologici» creano terreno, scomponendo, erodendo e trasportando roccia di letto. Le attività di escavazione spesso indeboliscono il suolo, rendendolo più incline all'erosione.

«Nel lungo periodo, queste attività portano all'appianamento del paesaggio, all'appiattimento delle colline e al riempimento delle valli, con conseguente maggiore spostamento di sedimenti dalla terra verso gli oceani attraverso i fiumi», scrivono i ricercatori.

Gli scienziati stanno riconoscendo sempre più il ruolo che la bioturbazione svolge negli oceani per quanto riguarda il trasporto di sedimenti e il corrugamento della superficie del fondo oceanico, processi che incidono sull'idrodinamica delle acque al di sopra dei sedimenti.

Qual è il rapporto fra tutto questo e l'evoluzione? Prima dell'esplosione cambriana, il fondo oceanico era ricoperto per la maggior parte di strati di microbi. Con la comparsa, nell'era cambriana, di nuove forme di vita, sono sorti anche nuovi stili di vita: la predazione ha spinto gli animali da preda a sviluppare sistemi di difesa, come peli, aculei e gusci, mentre i predatori si sono dotati di armi per contrastarli.

Gli animali da preda hanno inoltre cercato il modo per sfuggire ai loro cacciatori e presto hanno iniziato a scavare nel fondo oceanico. Non deve sorprendere il fatto che i predatori li abbiano seguiti e abbiano così dato vita in breve tempo alla comunità sotterranea.

«Il fondo oceanico si è modificato nettamente: si è trattato di una vera e propria "rivoluzione sotterranea", ha spiegato Meysman. «Gli strati stabili di microbi del precambriano sono scomparsi e al loro posto si è formato il fondo oceanico corrugato che conosciamo. Gli abitanti dei sedimenti dell'oceano hanno dovuto adattarsi a questo nuovo mondo. La bioturbazione è stata una forza trainante di un'evoluzione veloce, e in questo senso entrambi i libri di Darwin combaciano».

Fonte:www.cordis.europa.eu

www.promiseland.it